Otranto è il punto più a Oriente d’Italia. L’Albania è lì di fronte e in alcuni giorni limpidi sembra quasi di poterla toccare con mano.
Il borgo antico è dominato dalla sagoma del Castello, luogo dove fu ambientato il primo romanzo gotico d’Europa, intitolato appunto “Il castello di Otranto” di Horace Walpole. Costruito tra il 1445 e il fu voluto da Ferdinando D’Aragona per difendere questo importante porto che già da millenni era stato oggetto di invasioni e mire, dai messapi, ai greci, ai romani fino ai turchi.

Intorno al castello si snoda il borgo antico di Otranto, un intrico di vie, vicoli, panorami, palazzi eleganti, chiese e balconi fioriti.
Un luogo di altri tempi, soprattutto fuori stagione, quando i turisti vanno via e restano solo i pochi abitanti. Poco distante dal Castello c’è la Cattedrale di Santa Maria Annunziata, il duomo di Otranto.
Uno straordinario monumento religioso per tre motivi: il grande mosaico sul pavimento che disegna un gigantesco Albero della vita, realizzato dal monaco Pantaleone tra il 1163 e il 1165.
Il mosaico racconta storie dell’Antico Testamento e storie profane, come il ciclo dei cavalieri della Tavola Rotonda, i segni zodiacali, leggende e simboli del lavoro degli uomini. Il secondo motivo è l’ossario nella Cappella dei Martiri.
Qui sono raccolti i resti degli 800 abitanti di Otranto che nel 1480 si opposero alla conversione religiosa voluta dai turchi che conquistarono la città. Dietro l’altare c’è il sasso usato per la loro decapitazione. Non a caso Otranto è anche conosciuta come “Città dei Martiri”.
Terzo elemento, la Cripta sotterranea con 42 colonne che dividono 5 navate. A Otranto ci sono alcune delle spiagge più belle del Salento: a 1,5 km a nord la Baia dei Turchi, una spiaggia caraibica a cui si arriva dopo aver superato una bellissima pineta.
Vicino Otranto troviamo la Riserva degli Alimini, due laghi di acqua dolce e salata, un luogo straordinario in cui la natura è ancora rigogliosa e protetta. In direzione sud, invece, nei pressi di Santa Cesarea, c’è la cava di Bauxite, uno scenario lunare e desertico e 5 km più giù il Faro di Punta Palascia, luogo-cartolina di Otranto.
