Santa Cesarea Terme tradisce la vocazione termale di questo angolo di Salento. Secondo la leggenda qui Ercole concluse la sua battaglia con i giganti i cui corpi putrefatti generano il tipico odore di zolfo e l’acqua calda usata per le terme.
In realtà, le acque arrivano da quattro grotte naturali (Fetida, Sulfurea, Gattulla e Solfatara) e sono famose per le proprietà curative e salutari.

Il complesso termale è formato da un albergo, una piscina termale e il lido Caicco. Accanto alle terme c’è il palazzo più bello e scenografico di Santa Cesarea: Villa Sticchi, la prima cosa che si nota quando si arriva nella cittadina del Salento.
Costruito a inizio 1900 per volontà dell’ingegnere Giovanni Pasca: la cupola rosso porpora, le decorazioni, le colonne e il doppio scalone di accesso ricordano un pezzo di Oriente in terra pugliese. L’ingresso è gratuito.
Lungo la strada principale di Santa Cesarea si può ammirare anche Villa Raffaella, costruita nello stesso periodo in stile Liberty. Santa Cesarea è un borgo ripido pieno di scale che portano nella parte alta. Noi consigliamo di arrivarci con la passeggiata attraverso i pini di Aleppo che porta al belvedere sul mare.
Lungo la costa, alla ricerca di spiagge, si notano le numerose torri di avvistamento fatte costruire da Carlo V per difendere la costa dalle invasioni. Tra queste la più bella è Torre Miggiano, da raggiungere anche per la meravigliosa caletta dove tuffarsi.
Santa Cesarea ha soprattutto spiagge con scogliera, quindi non adatte a chi non sa nuotare e ama la sabbia con i fondali bassi. Però bastano pochi chilometri verso Otranto per trovare alcune delle più belle e tranquille spiagge del Salento.
Come racconta Virgilio nell’Eneide, l’eroe troiano approdò in Italia lungo le coste di Castro, che allora si chiamava Castum Minervae, per la presenza di un tempio dedicato a Minerva.
Per molto tempo si è pensato che fosse leggenda, fino alla scoperta pochi anni fa di un’enorme statua di Atena e il bronzetto sempre della Atena troiana.
Le opere, insieme a molto altro, sono visibili nel Museo Archeologico allestito nel Castello, vero simbolo della città salentina (ingresso 2,5 €). Il castello si trova sulla sommità della collina. La struttura attuale è quella aragonese, costruita sui resti della fortezza bizantina distrutta dai turchi nel 1500.
Un ampio cortile interno di forma rettangolare ha custodito, nei secoli, i prodotti artigianali e agricoli che da Castro venivano venduti in tutto il Mediterraneo.
Il castello affaccia su piazza Armando Perotti, da cui si apre una magnifica vista sul mare. Dal castello si discende nell’abitato antico di Castro, un borgo ricco di palazzi, vicoli e chiese.
Tra queste, la principale è la Chiesa dell’Annunziata costruita nel 1171 sui resti di un tempio greco.
Scendendo verso il mare si incontra Castro Marina, la parte più nuova della cittadina pugliese. Uno dei luoghi più esclusivi del Salento, con le case bianche affacciate sul mare, l’acqua di un blu intenso, i ristoranti e i locali per il divertimento. Il mare è meraviglioso e a pochi passi, ma se cercate spiagge e fondali bassi, meglio cambiare direzione.
Il mare di Castro Marina è profondo e con gli scogli e questo spiega la sua bellezza. A 1 chilometri dal centro c’è però Acquaviva, una delle più belle insenature del Salento facilmente accessibile a tutti.
Lungo questa costa molto frastagliata merita una visita la Zinzulusa, una grotta che si raggiunge a piedi con un apposito sentiero. Il nome deriva da zinzuli che in dialetto locale sono gli stracci a cui assomigliano le numerosi stalattiti presenti.
